BREAK.GUIDE Bambini in Viaggio
Fai vivere l'avventura del viaggio ai più piccoli
Weekly Magazine gratuito, numero 12, Anno 2016
In questo numero:
Redazionale "PILOTARE UN AQUILONE"
- 3 Libri e Scrittori a settimana
- Speciale CAMPER
- Eventi Artistici per regione
- Speciale CAVALLI & CIUCHINI
- Eventi, eventi, ancora eventi
- Proposte per bambini
- Sport Bambino
- Curiosità
- Film, Animazione, Cartoni
- Laboratori
- Una Fiaba per i più piccoli
- Break Guide "GREEN"
- Universo Mamma
- Come mi vesto?
- Un libro per voi - "Come nasce un libro per bambini"
- Corsi...corsi...corsi
- Cibo: istruzioni per l'uso
- Musica
- Visitati e recensiti da noi "Agriturismo Casa Clelia"
3 Libri e Scrittori a settimana
Il Pancione della Mamma
Primo libro acquistato per far prendere coscienza alla mia bimba di due anni dell'arrivo di una nuova vita in famiglia. Le alette apribili, all'interno delle quali si vede la sorellina in arrivo (che da piccola piccola pian piano cresce) hanno suscitato molto il suo interesse e in questi mesi lo stiamo leggendo molto assiduamente, tanto che conosce a memoria le parti scritte. Mi aspettavo qualcosa di più pratico e meno poetico... ma nonostante tutto mi ha aiutata ad introdurre tanti concetti preziosi che le sono rimasti impressi (ad esempio come si nutre il bimbo nella pancia, il fatto che sia immerso nell'acqua, ecc...). Quindi consiglio l'acquisto (da integrare anche con altro materiale se possibile) perché ogni spunto in questa avventura è utile! [Silvia]
Le mutande di Orso Bianco
Tutto ciò è molto imbarazzante ma... Orso ha perso le sue mutande. Dove potranno mai essere? Sono forse quelle? In ogni pagina una fustella forata con un paio di mutande. Gira la pagina per scoprire il proprietario di ciascuno! No, non sono quelle di Orso. E proprio quando il nostro amico sembra aver perso le speranze, eccole apparire quasi dal nulla, per la delizia dei bambini e dei grandi. Il designer giapponese Tupera Tupera ha disegnato, aiutandosi con la tecnica del papercut, un libro destinato a diventare un regalo irrinunciabile per tutti i bambini. Età di lettura: da 4 anni.
Mio! Mio! Mio!
Nella giungla, nella terribile giungla abitata da animali feroci (e affamati) un giorno un piccolo ranocchio trova un grosso uovo. "È mio! Mio! Mio!" strilla il ranocchio, ma l'entusiasmo dura poco... Età di lettura: da 3 anni.
REDAZIONALE "PILOTARE UN AQUILONE"
Da bambini ci è capitato sicuramente di dover far volare un aquilone. Correre giù da una discesa e tirare un cavo al quale era attaccato la nostra vela volante. Mi ricordo che avevo sei anni, e mio padre era arrivato in campeggio con un pacchetto regalo, dentro c'era l'ultima invenzione in tema di aquiloni; un paracadute rosso e bianco, con un omino d'argento in divisa da paracadutista. Si poteva riempire l'omino d'acqua, per contrastare la forza del vento. Era un sogno, bellissimo. SI', il sogno era bellissimo. Poi cominciai il mio training per imparare COSA NON DOVEVO FARE per far volare il mio omino. Tutto intorno cerano alberi, pali della luce, fili telefonici, cavi per stendere i panni. L'unico modo era stare in strada con il rischio di essere investiti, oppure optare per la scelta più ovvia: andare al mare. SI' SI', il sogno era bellissimo. Il problema era che la costa della Croazia, era frastagliata di scogli, non c'era una spiaggia dove poter correre. Allora il primo volo il mio paracadute-aquilone lo fece nel campo di calcio in terra battuta. Un bel volo e un bel atterraggio. Ricordo ancora quanta gente che aveva visto da lontano questo paracadutista, che si avvicinava per capire da che aereo si fosse lanciato. Ero felicissimo che la mia attrezzatura attirasse un sacco di gente. Dopo i primi voli abbastanza scombinati, ci fu l'evoluzione, per evitare di correre a piedi, usavo la bicicletta, e pedalavo contro vento, finchè il mio omino non decollava, allora gli allungavo il cavo fino all'altezza da terra desiderata, ed il gioco era fatto.
Ora qualche indicazione utile per il primo volo: scegliere un posto adatto è molto importante per ottenere buoni risultati e non scoraggiarsi, quindi trovate un posto senza ostacoli come alberi e case, il vento deve essere il più “pulito” possibile, una spiaggia con la brezza che viene dal mare è il posto ideale, ma anche un bel prato se ventilato e senza ostacoli va bene.
Il vento deve arrivare dalla vostre spalle. Davanti voi avrete l'aquilone che piano piano prima si riempirà d'aria, poi comincerà a salire verso l'alto. Attenzione alla trazione perchè potrebbe trascinarvi.
Posizionate l'acquilone a terra, oppure fatevi aiutare da un genitore che lo trattenga per voi. Srotolate i cavi o il cavo, e fate qualche passo indietro, quando i cavi saranno tesi e l'aquilone pieno d'aria, tirate a voi il cavo, e lo vedrete salire, contemporaneamente fate anche qualche passo all’indietro, l’aquilone decollerà.
Una volta che l’aquilone è decollato tirando la maniglia destra l’aquilone girerà a destra, tirando la maniglia sinistra girerà a sinistra. Tirate le maniglie dolcemente, quando le rilasciate l’aquilone riprenderà una traiettoria retta. Per i primi voli cercate di tenerlo in alto, mantenete le braccia lungo il corpo.
Se l’aquilone non ne vuole sapere di volare verificate:
- che ci siano le condizioni giuste: c’è vento sufficiente? siete abbastanza lontani da ostacoli come alberi e case?
- siete orientati giusti rispetto alla direzione del vento? arriva alle vostre spalle e l’aquilone è nel centro della finestra?
- i cavi hanno la stessa lunghezza? Differenze anche di pochi centimetri comportano il fatto che l’aquilone appena decolla vira dalla parte del cavo più corto fino a precipitare al suolo
- l’aquilone è montato correttamente?
Una volta che avete imparato a mantenere in aria il vostro aquilone provate a farlo curvare.
[Andrea]
Un po' di storia - da Wikipedia
Sebbene non ci siano prove storiche inconfutabili, è oramai accettato da tutti gli esperti che gli aquiloni furono inventati 2800 anni fa in Cina, paese dove erano disponibili i materiali più adatti alla loro costruzione: il tessuto di seta per la velatura, i fili di seta intrecciata per i fili di ritenuta, il legno di bambù elastico e resistente per il telaio. Dapprima si riteneva che l'aquilone fosse stato inventato nel V secolo a.C. dai filosofi cinesi Mozi e Lu Ban. Ma già nel 549 a.C. è dimostrato da un documento che si facevano volare aquiloni di carta come segnali in una missione di salvataggio.[1] Fonti medievali cinesi riportano l'uso degli aquiloni per la misura delle distanze, per la verifica della velocità del vento, per il sollevamento umano, per le segnalazioni e le comunicazioni durante le operazioni militari.[1] L'aquilone cinese più antico conosciuto era piatto (non curvato) e rettangolare. Le fonti storiche descrivono in seguito aquiloni senza coda ma con tensori per arcuare la superficie e renderli più stabili. Gli aquiloni erano dipinti con scene mitologiche e a volte erano dotati di arpe eoliche o fischietti per produrre suoni una volta in volo.[2][3][4] Dopo la sua introduzione in India, l'aquilone si trasformò in aquilone combattente e prese il nome di patang, una tradizione che si perpetua tuttora ogni anno in India al festival di Makar Sankranti dove ne vengono fatti volare migliaia[5] L'aquilone era conosciuto in tutta laPolinesia, e si presume sia stato diffuso a partire dalla Cina. Aquiloni di forma antropomorfa costruiti con stoffa e legno venivano usati in Polinesia nelle cerimonie religiose, per diffondere le preghiere agli dei.
Aquilone Māori
[6] Le antiche usanze polinesiane lasciano intravedere quali possano essere state le antiche tradizioni dell'aquilone nell'asia antica.[7]
Bambini fanno volare un aquilone in germania, 1828, di Johann Michael Voltz.
L'uso dell'aquilone si diffuse in Europa in tempi relativamente recenti, nonostante stendardi gonfiati dal vento fossero già usati dai romani. Le prime descrizioni degli aquiloni furono diffuse attraverso gli scritti di Marco Polo alla fine del 13^ secolo mentre i primi aquiloni provenienti dal Giappone e dalla Malesia furono importati da marinai nel 16^ e 17^ secolo.[8]
SPECIALE C A M P E R
Eventi Artistici per regione
Eventi Artistici per regione:
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Speciale CAVALLI & CIUCHINI
Eventi, eventi, ancora eventi
Proposte per i Bambini
Sport Bambino
CURIOSITA'
FILM, ANIMAZIONE, CARTONI
Laboratori
Una Fiaba per i più piccoli
Break Guide "GREEN"
Universo mamma
Come mi vesto?
BREAK.GUIDE - Chi siamo
Una guida organizzata, un blog sui viaggi, due "travel blogger" Laura e Andrea, e due esploratori bambini, Noemi e Cristian. Luoghi visitati e recensiti, con informazioni utili per visitare musei, parchi, città e regioni. Recensioni sulle strutture ricettive, sui camping, sulle zone dove abbiamo realizzato il nostro campo base con le tende. Luoghi visitati on the road a bordo del Goliath, il nostro camper. Molte nuove destinazioni, in programma per voi. Foto, carte, mappe digitali, tutto su un'unico sito web, che funziona su tutti i dispositivi, come un'App. Speriamo di aver suscitato in voi, un po' di curiosità, se avete mete da suggerire, oppure siete proprietari di una struttura e volete che veniamo a visitarla, scriveteci. Fra pochi giorni il sito web sarà operativo
Ci potete contattare qui
Se siete un struttura ricettiva, noi proponiamo il "baratto", quindi se volete articoli, pubblicità, sitiweb, social, servizi foto e video, ecc. FATEVI SENTIRE!
Email: info@break.guide
Website: www.break.guide
Location: Arcore, Province of Monza and Brianza, Italy
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Un libro per Voi
Corsi...corsi...corsi
Cibo: istruzioni per l'uso
Musica
Visitati e recensiti da Noi
AGRITURISMO CASA CLELIA
Eccoci, qui in primavera, di ritorno dalla passeggiata lungo un percorso per noi insolito a Monte Canto.
Ci troviamo alle spalle di Sotto il Monte, dove un artista si è divertito a scolpire qua e là, lungo la prima parte del sentiero, pietre di ogni dimensione in modo originale. Un indiano apache, un labirinto Maya, personaggi religiosi come San Francesco d'Assisi attorniato dagli animali, facce buffe di gnomi o elfi dalla felice espressione che esprimono nel vederti passare!
Un tragitto nel bosco tra gorgheggi di più specie volatili che riempie l'aria leggera e frizzantina, che a pieni polmoni s'inspira. Un luogo di luci e ombre, dove timidi iniziano a sbocciare i primi fiori, le primule dal giallo intenso, i narcisi dal lungo fusto con le foglie ovali verdi che vanno a coronare, come uno scettro regale, il loro adorato fiore dorato. Il nostro cammino viene di tanto in tanto interrotto dalla curiosità e voglia di immortalare, attraverso lo scatto fotografico, la prima gemma, farfalla o ape o girino della stagione. Quella forza della natura che esprime ciclicamente il ritmo della vita, della rinascita. Quel luogo dove i pensieri, anche i più ombrosi, si perdono grazie a questa naturale bellezza ed armonia che si presenta agli occhi, generando nel cuore molteplici emozioni.
Eh già, ne avevamo davvero bisogno dopo un lungo e dormiente inverno, il risveglio dei sensi a 360 gradi.
Quindi lasciandoci alle spalle il freddo con il suo solito grigiore e dopo esser stati catapultati in questi paesaggi da fiaba, ci si avvia a tornare verso la città, a casa.
Una stradina asfaltata, con muretti di pietre ai lati che sostengono oltre il nostro sguardo campi coltivati, o anche soltanto pratoni, ci indirizza verso un paesaggio più pianeggiante, in cui ogni tanto sorge un casolare, una casetta, una villetta dal sapore rurale di campagna.
Caspita! Dopo questa bellissima passeggiata, anche lo stomaco reclama un po' di attenzione! È l'ora della merenda... "Guarda c'è un cartello che indica l'Agriturismo Casa Clelia... sarà aperto a quest' ora? Cosa dici, proviamo a vedere? Perché no!"
Così arriviamo al parcheggio circondato da grandi piante di more di gelso, e l'acquolina inizia a farsi sentire insistentemente. Due passi sul ciottolato bianco e siamo di fronte ad un edifico tutto in pietra, proprio quel genere che a Noi fa impazzire. Una casa padronale del 1600 completamente ristrutturata in modo conservativo, per mantener quelle caratteristiche secolari storiche.
Un grande portone di legno massiccio si apre, lasciando giusto quello spazio per farci curiosare e per vedere che all'interno vi è nascosta una specie di corte antica, con stalle e fienili. Continuiamo a camminare diretti verso un pergolato di glicini e gelsomini che sovrasta imponente una serie di tavoli e sedie di ferro battuto, come ad invitarci a sedere. A questo punto rimane solo da chiedere, pur essendo le ore 18 se possiamo ordinare qualcosa di buono, come merenda... Gentilmente veniamo accolti da una bella signora nei modi e nella presenza. Ci fa capire quanto sia stata indaffarata fino a quel momento a sistemare il dopo pranzo domenicale per poi dedicarsi alla preparazione e all'accoglienza dei prossimi clienti della cena, con tanto di tutto esaurito! Ma pazientemente prende la nostra ordinazione: due cappuccini; una fetta di torta; e un tortino ripieno.
Il tempo di guardarsi attorno ed ecco arrivare su di un vassoio due spettacolari cappuccini con una crema di latte spumosa ma corposa simile alla panna appena montata e i due prodotti da forno, che solo a vederli, ne comprendevi la bontà! L'aspetto così invitante era messo in risalto dalla scelta di materia prima genuina priva di surrogati, capacità di esecuzione, un' ottima ricetta e molto importante una mirata scelta della porcellana su cui erano abilmente impiattate e decorate con salsa dolce di frutti rossi, fatta in casa.
Insomma bisognava solo rimanere comodamente seduti sotto al pergolato e assaporare... mancava poco al calar del sole, quindi il cappuccino caldo dall'aroma del caffè espresso sapientemente estratto che ben si equilibrava al dolce gusto di latte fresco, probabilmente munto in giornata, o comunque del luogo, scendeva giù che era un piacere, un vero piacere. Golosa come sono non ho tardato ad affondare la forchettina da dessert nella torta che mi invitava quasi prepotentemente all'assaggio. Quale sorpresa di armonie! Se già a prima vista non mi ero sbagliata a giudicare quel dolce BUONO, adesso che lo assaggiavo ne venivo sublimemente intrappolata in un susseguirsi di piacevoli sensazioni deliziose. Con Andrea ci siamo goduti questo speciale momento tutto e solo nostro, pensando all'unisono che sicuramente saremo tornati per un pranzo o una cena, sicuri che non saremo stati delusi. L'aspettativa è davvero alta, quindi c'è solo da prenotare all'Agriturismo Casa Clelia di Sotto Il Monte Giovanni XXIII, giusto Andrea? "Quando ci torniamo?"
[Laura]
AGRITURISMO CASA CLELIA
24039 Sotto il Monte (BG) Italia
Chiusure ristorante:
Lunedì (pranzo e cena)
Martedì Mercoledì Giovedì (pranzo)
Previa prenotazione, l'Agriturismo Casa Clelia può effettuare aperture straordinarie nei turni di chiusura settimanali del ristorante.
Email: info@casaclelia.com
Website: http://casaclelia.com/
Location: Via Corna, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Bergamo, Italy
Phone: 035 799 133
Facebook: http://www.facebook.com/AgriturismoCasaClelia